Helena Janeczek
Nella striscia di negativi ritrovata nella “Valigia messicana” c’è uno scatto con cui Stein inquadra un manifesto della destra per le prossime elezioni, poi vinte dal Fronte Popolare. Il periodo in cui nasce il doppio ritratto corrisponde dunque a quello in cui Gerda e Capa hanno appena inaugurato i loro pseudonimi.
L'attacco finale dei golpisti contro Malaga porta all'evacuazione dei civili. Ma sulla strada per Almería, donne, vecchi e bambini vengono bombardati dall'aria e dal mare. Un massacro non meno grave di quello di Guernica. La rivista Regards dedica alla “tragedia di Malaga” il primo fotoreportage a firma “Capa et Taro”.
Una delle foto più note della battaglia che ha ispirato Per chi suona la campana, sebbene Hemingway non avesse avuto modo di recarsi su quel fronte. Per decenni è stata attribuita a Capa che, invece, lavorava con la Eyemo appena ricevuta da Time-Life, producendo dei filmati in gran parte inutilizzabili.
L'immagine funge da copertina di Regards per denunciare i bombardamenti nazifascisti contro i civili. Il servizio all'interno titola “prova generale della guerra totale”. Tutti gli scatti delle vittime di Valencia - inclusi quelli mai pubblicati- sono stati ritrovati nella Valigia Messicana.
La coppia di fotografi continua a riprendere gli stessi soggetti: Taro con grande talento compositivo che le vale le prime copertine, Capa cercando la massima vicinanza. Anche dopo la morte di Gerda, la sorte dei profughi rimane al centro dell'attenzione di Capa e Chim che seguono l'esodo e la condizione terribile dei profughi spagnoli nei campi al sud della Francia, come documentano i negativi della Valigia Messicana.
La foto di Capa finisce sulla copertina di Life e diventa un'immagine iconica della sconfitta nazista. L'autista di Capa Hubert Strickland si arrampica in cima alla tribuna dello Zeppelinfeld, la cui svastica monumentale verrà fatta esplodere il 25 aprile. L'interno del numero di Life contiene anche le foto del soldato americano ucciso da un cecchino tedesco a Lipsia.