Dal 7 settembre
Musica

La canzone immagina che la morte in guerra riunisca Capa a Gerda.

Il clip amatoriale, che ripercorre il lavoro di Robert Capa proponendo anche la foto del soldato americano ucciso da un cecchino a Lipsia nel ’45, di cui si parla nel romanzo. Il testo evoca gli ultimi minuti del fotografo, straziato da una mina in Indocina nel '54.

Gerda Taro: Robert Capa “The Greatest War-Photographer in the World”.

Questa foto di Taro scattata a maggio/giugno del ’37 sul fronte di Segovia ritrae Capa mentre filma con la cinepresa Eyemo ricevuta a Parigi da Time-Life. Nel dicembre del ’38, l’illustrato londinese Picture Post pubblica un servizio di dodici pagine sulla battaglia del Río Segre dedicando una pagina intera al ritratto del “più grande reporter di guerra al mondo”.

Gerda Taro: Brunete, luglio 1937. Uno degli ultimi scatti.

Travolta da un carro armato durante la ritirata dell’esercito repubblicano, Gerda Taro spira il giorno dopo, 26 luglio 1937. La notizia fa presto il giro del mondo, finisce addirittura raffigurata su una bubble gum card americana dedicata agli “orrori della guerra”.

Robert Capa: Gerda Taro compra dei mughetti, Parigi, 1°maggio 1937

Gerda sceglie i mughetti porta fortuna, secondo un’antica usanza francese, diretta probabilmente alla manifestazione di cui esistono foto di Capa. Il suo giubbotto sembra lo stesso che lui indossa nella celebre foto al Café du Dôme di circa un anno prima.
Forse l'ultima foto che Capa le ha fatto, potrebbe essere quella di cui si è portato in Cina una scorta da regalare; ad ogni modo l'ha scelta per illustrare la dedica di Death in the Making del ‘38.

Film

L’unico filmato che mostra Gerda Taro al lavoro.

Il 4 luglio 1937, il regista sovietico Roman Karmen filma l’inaugurazione del “2° Congresso internazionale degli scrittori per la difesa della cultura” a Valencia. Vestita di abiti chiari, Gerda si alza verso il 6° minuto per fotografare i partecipanti e torna a sedersi in prima fila.

Gerda Taro: due bambini sulle barricate, Barcellona, agosto 1936.

Nel loro primo soggiorno in Spagna, Taro e Capa arrivano a Barcellona per spingersi poi fino in Andalusia, dove nasce la foto iconica del Miliziano colpito a morte. Nella diatriba irrisolta intorno a quello scatto, s'è avanzata anche l'ipotesi che vada attribuito alla sua compagna. Rientrata a Parigi, a novembre Gerda parte per Napoli, portandosi dietro le sue fotografie spagnole per convincere l’ex fidanzato Georg Kuritzkes a unirsi alle Brigate Internazionali.

Gerda Taro: Robert Capa, fronte di Segovia, maggio-giugno 1937.

Conosciamo una dozzina di foto che Capa ha dedicato alla sua compagna. Invece sono noti solo due ritratti di Capa scattati da Gerda mentre raggiungevano il passo di Navacerrada, teatro della battaglia che ha ispirato Per chi suona la campana di Ernest Hemingway. Sullo sfondo della foto a corpo intero, compare, vigile e non legato, un pastore tedesco.

Questo sito nasce dall’esigenza di far raccontare direttamente alle immagini quel che, attraverso il loro lavoro, mi hanno raccontato Gerda Taro, Robert Capa e i fotografi coprotagonisti del mio romanzo. Alcuni scatti sono presenti in La ragazza con la Leica, ma si tratta di un numero esiguo rispetto alle fotografie che hanno contribuito alla sua tessitura. Le altre foto di maggior rilievo si trovano in homepage e poi nella sezione La ragazza con la Leica. Inoltre non poteva esserci spazio nel libro per canzoni, film, cinegiornali e tanto altro materiale raccolto in anni di lavoro. Mettersi sulle tracce di storie vere significa scoprire un mondo che solo in piccola parte entra a far parte della “terra emersa” di un romanzo. Nella sua dimensione digitale, invece, quel mondo è navigabile per chiunque abbia voglia di affiancare musica e immagini alla lettura, o semplicemente di esplorarlo.

Foto banner: Sul monumento allestito nella piazza di Stoccarda intitolata a Gerda compare la mia ombra di fotografa occasionale.